venerdì 3 settembre 2010

Nuovo Cinema Paradiso...

Preparatevi ad un post fiume.
Ci sono posti che parlano. Edifici, piazze, strade che vivono. Vivono dei ricordi, delle esperienze, delle emozioni della gente. Alcuni diventano così ricchi di significati da diventarne il cuore.
Ogni città ha posti simili, e le storie che potrebbero raccontarsi sono moltissime.

Io voglio raccontarvi la storia del Cinema Kursaal.
C'è sempre stato, nei ricordi di bambina prima, e ragazzina poi. Tre sale in un unico, bellissimo edificio in stile Liberty che si affacciava su Corso Cavour. I miei genitori mi raccantano che "ai loro tempi" lì si ballava la sera, e ci si trovava a bere il caffè e parlare di politica di giorno.
Come cinema al Kursaal sono legati alcuni ricordi personali unici e speciali, come quando mio padre mi portò a vedere il cartoon "La Sirenetta", o i primi film visti da sola con la mia amica Rachele, al pomeriggio, fino al mio primissimo appuntamento con un ragazzo (ragazzino), che mi ci portò a vedere "Batman Forever".
Troppi film per ricordarli, tante serate o pomeriggi, ore a volte belle, a volte meno, tempo che in ogni caso è valso la pena di essere vissuto, dal primo minuto all'ultimo. Marie Antoinette l'ho visto lì... Il Signore degli Anelli l'ho visto lì...

Ora, camminando per Corso Cavour del cinema Kursaal non c'è più alcuna traccia. Al suo posto ruspe, un enorme "buco" mal coperto da teli bianchi e polvere. Il cinema Kursaal non esiste più, ucciso dall'orrido Multisala a Montebello della Battaglia prima e dalle politiche comunali poi. Ucciso da una città troppo codarda e provinciale, che non ha saputo opporsi allo scempio.
Fino a circa un mese fa rimaneva solo questa vetrinetta per locandine, e questa scritta a monito dell'orrore compiuto.

Ora più niente. Ed ogni volta che passo davanti a quel "vuoto" il dolore è sempre vivo...

Pavia viene sempre descritta come "città di cultura" e storia. Balle. A Pavia (e alla maggior parte dei pavesi purtroppo), della cultura e della storia non importa un fico secco. Se così non fosse il Kursaal sarebbe ancora lì, ed io stasera avrei un posto dove andare a vedere "Somewhere"...
Una città di "cultura" non si sarebbe piegata così facilmente al dio denaro.
Una città di "cultura" non avrebbe svenduto così il proprio cuore.

A me non rimane altro che un grande rimpianto. E tanti, tanti, bellissimi, indelebili ricordi. Per quelli, per fortuna, non c'è ruspa che tenga.

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