giovedì 24 giugno 2010

L'errore peggiore...


"L'errore peggiore è pensare che quello che conta più di tutto in una partita sia vincere. Niente affatto. Quello che conta è la gloria. È giocare con stile, con bellezza, è andare in campo e travolgere l'avversario, non aspettare che sia l'avversario a farsi avanti e così morire di noia."

Lo disse Robert Dennis Blanchflower, calciatore, allenatore e giornalista sportivo nordirlandese.
Fino ad ora sono stata indecisa se scrivere o meno di questa partita, di questo mondiale. Poi ho letto per caso quella frase di Blanchflower ed è stato tutto più chiaro: ha ragione lui, quello che conta è la "gloria". La vittoria può sfuggire (il pallone, si sa, è rotondo e imprevedibile...), ma il sentimento, la passione, il coraggio, la voglia no, quelli non dovrebbero, mancare. Mai. E non importa nulla che quattro anni fa un mondiale lo hai già vinto. Ogni partita è "la partita", ogni occasione è unica e irripetibile.
Questo l'Italia di oggi non l'ha compreso. Troppo facile dare la colpa ai giocatori piuttosto che a Lippi (del quale, in ogni caso, non condivido alcune scelte), troppo facile cercare giustificazioni nella condizione fisica, nei muscoli, nel fiato. E' mancato il coraggio di rischiare da una parte e l'umiltà di giocarsela dall'altra. Tutto qui.

La "gloria", per questa volta, sarà di qualcunaltro.

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