mercoledì 1 dicembre 2010

La possibilità di un'isola


Senza apparente ragione stasera mi è tornato alla mente un libro letto ormai anni fa. Uno dei libri che più mi hanno segnato, che ricordo perfettamente, come un pugno nello stomaco, che ti lascia senza fiato ma alla fine pensi che forse non è stato poi così male. Un po' alla Fight Club, ti senti quasi più "vivo" e consapevole nel dolore.

Amo molto Houllebecq. Chi lo conosce (davvero) ne rimane stranito e incredulo. "Come fa una donna ad amare un uomo simile? La misoginia fatta a persona?". Eppure lo trovo crudele sì, e piuttosto volgare, ma più sincero e vero del resto della popolazione maschile messa insieme. Come dicevo un pugno nello stomaco, ma di quelli che ti fanno prendere coscienza e ti mostrano quello che sei. Niente trucco e niente inganno. In fondo lui dice solo la verità. Sull'amore, sul sesso, sulla vita, sulla morte. Una verità crudele, cinica e nichilista, ma pur sempre una verità. Lo amerete o l'odierete dal più profondo del cuore.

Per me indimenticabile.

Vita mia, vita mia,
mia antichissima vita,
mio primo voto mal richiuso,
mio primo amore infirmato,
sei dovuta ritornare.

Ho dovuto conoscere
ciò che la vita ha di migliore,
quando due corpi gioiscono della loro felicità
e si uniscono e rinascono senza fine.

Divenuto totalmente dipendente,
conosco il tremito dell'essere,
l'esitazione a sparire,
il sole che colpisce al limitare

e l'amore, in cui tutto è facile,
in cui tutto è dato nell'attimo;
esiste in mezzo al tempo
la possibilità di un'isola.

3 commenti:

Cannibal Kid ha detto...

me lo devo segnare, questo!

hobby bijoux ha detto...

nella mia ignoranza letteraria non conoscevo quest'autore.devo decisamente documentarmi dopo aver letto questo tuo post.

Anonimo ha detto...

grazie per la segnalazione, non me lo lascerò scappare!