Fra le altre cose in questi giorni ho ripreso a ripassare per l'esame (non dico "studiare" perchè io ho già studiato), ho mandato finalmente in stampa Wait, sono andata al cinema a vedere "Wall Street" (voto 8, Oliver Stone non mi delude mai), ed ho continuato a leggere (un po' svogliata, se devo essere sincera) "Mangia, prega ama", con la voglia matta di finirlo e cominciare "Nicolas Eymerich, inquisitore" di Valerio Evangelisti. Chiariamo subito, non è che "Mangia, prega..." non mi piaccia, solo non riesce a prendermi fino in fondo. Alterno pezzi belli e davvero piacevoli a pagine di pura noia, quasi stiracchiate, a mio parere superflue. E in più Eymerich è lì che mi guarda, e so, con assoluta certezza, che mi piacerà. Primo perchè me lo ha regalato un amico che in fatto di libri con me non sbaglia mai, secondo perchè conosco lo stile di Valerio Evangelisti, ed è il classico da "prendo un libro e mezza giornata dopo l'ho finito", e terzo perchè la sola descrizione che è data del personaggio nel retro di copertina mi fa venire i brividi (di piacere):
"La creatura di Evangelisti è un uomo intollerante e spietato, ma anche intelligente, coltissimo, dotato di spirito e coraggio, insieme privo di dubbi e tormentato, impegnato con inesauribile energia in una lotta contro culti pagani, sette demoniache e misteriose forze maligne."
Cos'altro posso dire. Vado a leggere.
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