venerdì 19 novembre 2010

La fine degli esami



E sì, questo giorno è arrivato anche per me. E' stata dura, sempre, ma specialmente negli ultimi sei mesi, quando la mia stanchezza generale si è scontrata con l'unico, vero ostacolo di tutto il mio percorso di studi. Ho provato 5 volte a passare questo esame. Due bocciature, poi l'ho passato "a metà", poi bocciata di nuovo, e infine, ieri, promossa.
Oggi ancora non mi rendo conto che è finita, che non passerò più una "notte prima degli esami", che non avrò più bisogno della catenina portafortuna di mia madre, ne degli occhiali scuri nella borsa "perchè non si sa mai".
Ci sono persone che la vivono malissimo, che quando arrivano alla fine si vedono perduti, come se una sorta di grossa e grassa mamma chioccia improvvisamente li buttasse giù dal nido. Soli e sperduti in un mondo che non conoscono. Per me non è e non sarà mai così. Ho odiato (e ancora odio) il mondo della giurisprudenza, quell'ambiente, con tutto il cuore. Non ho mai sentito di appartenervi in alcun modo, e non ho mai voluto nemmeno farvi parte, se non nei primi, entusiasmanti mesi. Dicono che studiare legge formi il carattere. Non posso che essere daccordo. Forse noi arriviamo un po' più furbi e preparati al "dopo", perchè in fondo siamo soli e a abbandonati a noi stessi fin dal principio.

Se tornassi indietro però è una scelta che tutto sommato rifarei. Ci ho pensato spesso, ma non posso dimenticare che in università, nella biblioteca di giurisprudenza, ho conosciuto l'uomo della mia vita, quello che è il mio fidanzato da 8 anni. Lui vale tutti questi anni di sofferenza, e ne avanzerebbero altri per una seconda laurea. E poi, diciamola tutta, forse se avessi fatto lettere (come avrei voluto), o altro, oggi non sarei quella che sono. Forse se i libri me li avessero fatti studiare non li amerei così tanto, forse se non avessi dovuto tanto penare non avrei questa fantastica memoria (modesta...), e questa parlantina degna di Loreley Gilmore. Sarei magari in altri mille posti ma non dove voglio essere, cioè qui, ora, davanti al mio mac (che ieri ha fatto il primo compleanno! Auguri!), a rilassarmi guardango Glee e chattando con Arianna, in una stanza piena di libri che amo, con i miei gatti che dormono e mia madre che canticchia al piano di sotto, aspettando di prepararmi per andare a festeggiare con il Principe e i miei amici stasera.

Saranno cose di poca importanza, infantili, forse stupide, ma per me sono il mondo...

8 commenti:

iaia_That's mine! ha detto...

Sono veramente contenta per te!! hai passato l'inferno in questi mesi, ti meriti un bel po' di serenità "arretrata" ora!
:)

Isabella ha detto...

te lo meriti, anche solo x la costanza :)

Ginger ha detto...

Chi la dura la vince!
Che esame era?
A me ora mi aspetta quel mattone di civile -.-
Ma sai che anche io avrei voluto fare lettere, ma ho preferito Giurisprudenza pensando alle prospettive future! E non me ne pento. :)

Annalisa K. Varesi ha detto...

@ ginger

Era procedura penale II.

Anchio scelsi giurisprudenza per "le prospettive future", ma sono convintissima ora, arrivata alla fine, che l'avvocatura sia un lavoro durissimo, che può essere fatto solo se dietro c'è una vera vocazione. Non è come lavorare in banca, o fare il manager o l'impiegato... Se non ti piace quel sistema sei condannato a soffrire per tutta la vita.

Poi che prospettive? Ci sono più avvocati in Italia che in mezza Europa messa insieme (non scherzo), sono mal pagati, sfruttati e frustrati. Gli unici che hanno vere prospettive sono quelli che possono entrare in uno studio di famiglia, per gli altri... auguri!

Ginger ha detto...

Che poi io pensavo alle prospettive future... ma tu lo sai che io ancora non so cosa vorrei fare? (non l'avvocato, anche se mai dire mai)
Naturalmente è un discorso ipotetico visto che uno può permettersi di scegliere fino ad un certo punto.... -.-

ritina84 ha detto...

Complimenti!

Arianna ha detto...

Già lo sai ♡

Cupcakes ha detto...

Complimentissimi!