lunedì 20 settembre 2010

No pressure over cappuccino...


Mi capita sempre così. Quando ho tanto da fare, tanto a cui pensare, la mia mente si ribella e viaggia, un po' qua, un po' là, rendendomi la concentrazione difficile.
Credo sostanzialmente di essere un caso patologico. Quando ero piccolina vivevo in due mondi: quello reale, e quello della mia fantasia. E facevo sul serio. Ad esempio, quando mi venne la fissa per Star Trek (ebbene sì), mi disegnai un intero corredo di costumi da androide (ero la donna di Data), ed una vera, completa sceneggiatura delle mie avventure intergalattiche. Ero una bambina sola penserete. Fondamentalmente sì. Sono sempre stata un po' "fuori dal coro", poco moderna, simpatica ma strana. Da ragazzina ed adolescente poi il divario si è allargato. Sono andata in discoteca per la prima volta a 16 anni, mai di pomeriggio come tutti i miei coetanei, leggevo Shakespeare sognando un ragazzo che potesse capire la bellezza di quei sentimenti e andavo allo stadio (mia vera passione adolescenziale).
Le domeniche le passavo a Torino, il resto della settimana c'era la scuola. Ma ero serena, tranquilla. Immaginavo, "pensavo" tantissimo, sembra una stupidaggine ma era così. Se avessi avuto un registratore magico a fermare tutte quelle elucubrazioni oggi avrei in mano materiale utile per almeno 10 romanzi di successo. Dalla Russia di Tolstoj alla Terra di Mezzo, passando per meno lusinghieri romanzi d'amore con i protagonisti più vari (uno su tutti Mark Owen, gli altri mi vergogno troppo a dirli...). Era bello, mi piaceva immaginare, e mi piace ancora oggi.

Certo oggi il tempo è meno, i pensieri sono tanti, i sogni più reali. Una casa, il mio abito da sposa (-.-'), lavori meravigliosi...
Ma poi arrivano i momenti di vera tensione come questo e la ragazzina di un tempo torna a galla, la mente si ribella e viaggia, un po' qua, un po' là, cercando svago e libertà. Questo pomeriggio ad esempio ho fatto un lungo viaggio sul Le Hardi, con il pirata Lorencillo, nel Mar dei Caraibi.
Vi sarebbe piaciuto. Probabilmente alla mia Professoressa no. Ma fondamentalmente chi se ne importa?

Buona notte a tutti. Il Le Hardi mi aspetta :)

2 commenti:

ritina84 ha detto...

Ti leggo spesso, ma non ti commento mai... Questo post è bellissimo: mi sembra di specchiarmi nella descrizione che fai di te da piccola, dei tuoi viaggi con la fantasia, del tuo stare un po' in disparte sognando ad occhi aperti...

Rosy ha detto...

Ma che bel post :)