mercoledì 23 giugno 2010

Le mie recensioni #1: "Tortuga" di Valerio Evangelisti

Amo leggere, e scrivere di libri è una delle cose che mi da in assoluto più soddisfazione. Scrivo saltuariamente recensioni per Wait!, ed ho pensato di metterle anche qui (magari con qualche integrazione o appunto in più), oltre a scriverne di altre, finalmente senza il vincolo delle 1000 battiture...
Ecco la prima. "Tortuga" di Valerio Evangelisti.


"Premessa: non ho mai amato le storie di pirati, e ancora meno il genere fantasy, di cui Evangelisti è un indiscusso maestro. Allora perché ho comprato questo libro? Ad essere sincera per la copertina, splendido artwork del collettivo Malleus che davvero non sono riuscita a riposare sullo scaffale: un enorme teschio dai riflessi dorati che mi invitava all’avventura.
Ne è valsa la pena? Assolutamente sì. Scordatevi i pirati che siamo abituati a vedere al cinema o in televisione (soprattutto Sparrow e soci), scordatevi l’amore, l’onore, scordatevi i buoni sentimenti. La filibusta non è posto per gli animi sensibili (e gli stomaci deboli). Evangelisti, con uno stile asciutto, semplice e immediato, ci trasporta in un mondo fatto di pura e assoluta crudeltà, in cui la violenza è l’unica possibilità di sopravvivenza. Fra ex sacerdoti, galeotti, capitani e vere canaglie, su un mare che è “vita” allo stato puro. Alla fine, con un po’ di vergogna, sarete costretti ad ammettere che in fondo, se ci foste stati davvero, non sarebbe stato poi così male…"

Libro letto in un sol boccone. Ne è da poco uscito il prequel (Veracruz), che è lì, sullo scaffare "romanzi storici" in Feltrinelli che mi aspetta. Ma prima devo elaborare questa relazione d'amore con John Green.
A proposito, "Cercando Alaska" è già terminato. Preparatevi perchè portei parlarne fino a farvelo uscire dalle orecchie...

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