mercoledì 30 giugno 2010

Bocciata 3: la vendetta

Come si può intuire dai miei twitt inferociti, oggi non ho passato l'esame. E' stato un duro colpo. Non è la prima volta che succede (è la terza per l'esattezza), ma brucia in una maniera mai conosciuta. Perchè ormai ho quasi 28 anni, e venire trattata con superiorità e sufficenza da una professoressa, da qualunque professoressa, non mi va giu. Prima di tutto pretendo rispetto.
Sì, lo pretendo, perchè cara non stai parlando con tua sorella, ne con tua figlia, ma con una persona dotata di intelletto e conoscenza, tanto e più di te. Sono troppi anni che ho a che fare con persone come te, professori tronfi e pieni di boria, persone fuori dal mondo, chiuse nel proprio piccolo eremo di potere. Perchè è di questo che si tratta giusto? E' bello poter rovinare l'estate in 4 minuti ad una ragazza che chissà perchè hai trovato subito antipatica al punto di non concederle nemmeno il beneficio del dubbio, al punto di non ritenere nemmeno plausibile farle una seconda domanda. E' perchè sono bionda? O è il fatto che ho almeno 15 anni in meno di te a roderti così il culo?

Sono troppo grande, troppo esperta di questa stupida facoltà per non accorgermi che una bocciatura, soprattutto una bocciatura così, non l'ho meritata. Gongolati pure, mandami a casa ancora e ancora... Prima o poi questo esame lo passerò, ed a gongolare, per ultima, sarò io. Perchè sono bionda, giovane, intelligente, innamorata, e felice. E non ho bisogno della considerazione ne del rispetto di una persona che io per prima non stimo. Perchè sono migliore di te, e per saperlo non mi serve nessun voto.

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5 commenti:

L'erika ha detto...

Ti capisco... lo dico sempre, molti prof intraprendono questa professione non per vocazione o per soldi, ma per il senso di onnipotenza di poter decidere in qualche modo, anche se minimamente, delle sorti altrui.

Io mi incazzo pure, perchè come dici tu certi modi altezzosi di fare, ora che ho 25 anni -quasi 26-, non mi vanno più giù.

Arianna ha detto...

Ti ho pensata sta mattina: non ci si conosce ma c'è sempre empatia per queste cose, almeno da parte mia.
E ti posso dire che ora che mi trovo anche dall'altra parte della cattedra (seppur si tratti solo di una scuola media), non concepisco quei professori che decidono l'esito di un esame al primo sguardo, alla prima impressione. Per carità, è impossibile non averla, siamo esseri umani. Ma, dopo quella impressione, il professore deve rientrare nel suo ruolo e esserne al di sopra. Anche perché non c'è cosa più bella che essere smentiti, pensare "Ma dai, non ci avrei scommesso, e invece...".
E poi perché gli insegnanti si dimenticano di quando erano loro sotto esame? Forse sono aiutata dalla mia situazione, dell'essere un giorno in facoltà a dare un esame e il giorno dopo a interrogare di epica, ma cerco sempre di essere imparziale e comprensiva. Credo che siano le basi. Ma, non lo dico con presunzione, io sono un'eccezione. E le eccezioni sono ancora più rare nel mondo accademico.
Mi è piaciuto questo sfogo, ora puoi iniziare la tua estate. Enjoy :)

Annalisa K. Varesi ha detto...

Arianna purtroppo non posso ancora! Il prossimo appello è il 28 di Luglio, ed ovviamente ci devo riprovare.
Martedì però parto per Berlino. Ritorno l'11, e fino ad allora dell'esame non voglio sentirne nemmeno parlare!

Arianna ha detto...

Ottimo, allora aspetto qualche bel post vacanziero. Che io a Berlino non ci sono mai stata e se non sbaglio tu invece sei un'affezionata :)

ritina ha detto...

Certo professori sono una piaga, ma tu non ti abbattere: chi la dura la vince...:)